FEDERICO
Questo lavoro racconta le persone senza fissa dimora che vivono attorno alla zona in cui io risiedo,
Marcon, vicino a Venezia. Questo lavoro è in corso da circa un anno e mezzo, da quando ho ricevuto l’incarico per un progetto legato ai 30 anni del Banco Alimentare Veneto, associazione che raccoglie cibo per persone bisognose e lo distribuisce attraverso le associazioni del territorio.
La maggior parte delle persone che ho conosciuto e che sono oggi senza fissa dimora, una volta conducevano una vita normale, vivevano in un appartamento, avevano un buon lavoro e una famiglia, ma poi è capitato qualcosa che ha cambiato la loro condizione per sempre. Oggi quello che rimane delle loro vite è un’infinita solitudine.
FEDERICO
E’ stato un marito, è un padre, un nonno…ma soprattutto è un UOMO; uno di quegli uomini che non si incontrano spesso, una di quelle persone che, nella vita, hanno dato più di quanto abbiano ricevuto, seppur loro affermino il contrario.
Era un restauratore di mobili, uno che si prende cura delle cose vecchie e le riporta a nuova vita…della sua però, non è riuscito a trattenere che i ricordi. Ha perso l’amore ed ha perso la sua casa, tutta la sua vita si è infranta in pochi giorni…tutto quello che aveva costruito ha perso di significato. Ha vagabondato per mesi, fino a trovare dimora in dei vecchi bagni di un campeggio abbandonato, ogni giorno si guadagna da vivere elemosinando, ma il suo spirito è libero e il suo viso sorridente…nonostante tutto…e questo “tutto”, copre un infinito.
Tutto ciò che abbiamo, ci è dato. La nostra vita, così come la conosciamo, può cambiare da un momento all’altro; è importante comprendere come non sempre, quello che accade, dipenda dalla nostra volontà, e come queste persone, molto spesso, più che di un panino o di un obolo, abbiano necessità di una parola, di compagnia, di presenza... Quello che di più prezioso possiamo donare loro, è il nostro tempo, per ascoltare le loro storie ed imparare ad apprezzare maggiormente la nostra condizione, anche solo la nostra libertà di poter scegliere cosa mettere sul piatto per cena.